A volte una bella pensata

DESCRIZIONE

Siamo all’inizio degli anni Sessanta e a Wakonda, un piccolo paese dell’Oregon, monta una rivolta sindacale tra gli operai dell’industria del legno, oppressi dall’avanzata delle grandi aziende e dalle innovazioni tecnologiche che minacciano la domanda di manodopera. Solo una delle imprese locali ne resta fuori, approfittando così dello spazio vacante creato dallo sciopero: quella della famiglia Stamper. Henry, il patriarca dominante e ancora in piena attività, è bloccato improvvisamente da un infortunio che lo costringe a fermarsi; Hank, il primogenito che da sempre cerca di conquistare la stima del padre, si appresta a impugnare le redini dell’attività. Al suo fianco c’è la moglie, Viv, donna bella e brillante cui la vita in casa inizia a star stretta. E poi, c’è Leland: il figlio di seconde nozze di Henry, che al principio della storia interrompe gli studi universitari per tornare in Oregon e rimboccarsi le maniche nell’azienda di famiglia e, forse, anche per mettere un punto a una lunga e tortuosa storia. La casa degli Stamper, una scenografia precaria che cerca di resistere all’impeto del fiume sulle cui sponde sorge, diventa allora il crocevia di passato e presente, di forze contrastanti che si remano contro, nell’intimità domestica come nella Storia degli Stati Uniti. Epopea familiare da molti considerata il capolavoro di Ken Kesey – autore del celebre “Qualcuno volò sul nido del cuculo” – “A volte una bella pensata” arriva per la prima volta in traduzione italiana dalla pubblicazione nel 1964 e a vent’anni dalla scomparsa di Kesey.

INFO

Ken Kesey (La Junta, Colorado, 1935 – Eugene, Oregon, 2001) scrittore statunitense. In Qualcuno volò sul nido del cuculo (One flew over the cuckoo’s nest, 1962), noto anche nella versione cinematografica, i non-integrati (il pazzo, l’indiano) lottano contro i progetti repressivi di un ospedale psichiatrico. In Talvolta una grande idea (Sometimes a great notion, 1964, nt), trasposto nel film Sfida senza paura, K. ha proposto l’eroismo come antidoto alla massificazione. In Il mercatino dell’usato di Kesey (Kesey’s garage sale, 1973, nt), libro-collage di invenzioni e interventi, ha individuato nell’antintellettualismo, nel rifiuto dell’individualità, nelle tecniche creative di espansione della realtà, le strategie più appropriate per opporsi alla violenza del sistema americano. Tra le opere successive Scatola demoniaca (Demon box, 1986, nt), Caverne (Caverns, 1990, nt) scritto sotto pseudonimo (O.U. Levon) in collaborazione con un gruppo di studenti e Sailor Song (1992), romanzo ambientato in un prossimo futuro in Alaska.

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